Sono Giulia, sono un’insegnante certificata Stott Pilates di Matwork e Reformer e ginnastica riabilitativa, che ha trovato nel Pilates e nella sua disciplina la migliore panacea per una vita piena e di qualità e soprattutto consapevole, e voglio trasmettere anche a chi ne è digiuno o ci si è avvicinato ma in maniera incostante e diffidente, questa passione e curiosità.
Sono stata per anni un’esperta di antiquariato, ho lavorato nel mondo delle Case d’Asta, nazionali e internazionali e delle vendite d’arte; lo sport ha mi ha sempre accompagnata nelle mie giornate, ho praticato nuoto agonistico al liceo, per passare poi agli allenamenti Hiit e funzionali a corpo libero e con piccoli pesi ai tempi dell’Università, Ashtanga Yoga e poi Crossfit con discreti risultati, finché sono stata attratta e poi assorbita totalmente nell’Universo Pilates per farne la mia professione e la mia attività.
Il termine Pilates oggi è entrato nel gergo modaiolo alla stregua del sushi di qualche anno fa, delle friulane e dei braccialetti in pizzo di Cruciani,e se ne è abusato per indicare alle volte solo una ginnastica terapeutica, altre volte per enfatizzare il movimento sulle grandi macchine come Cadillac e Reformer.
In realtà il Pilates nasce a inizio del XX secolo ad opera del suo omonimo fautore, Joseph H. Pilates, come distrazione al tedio e al deterioramento fisico e mentale dei detenuti di guerra nel periodo della I Guerra Mondiale sull’Isola di Man, e poi come terapia riabilitativa.Pilates, qui rinchiuso, cominciò a sviluppare una serie di esercizi per allungare la muscolatura umana, e l’idea gli venne dall’unico diversivo che la detenzione gli offriva, osservando i gatti correre dietro a qualche topo lo affascinava l’elastica reattività dei felini di contro all’apatia dei prigionieri, ecco che iniziò a prendere forma il repertorio della Contrology, quello che oggi chiamiamo Pilates.
È sempre utile affidarsi a persone preparate e consapevoli che sappiano introdurre in modo adeguato ciascuno alla lezione e agli insegnamenti.